Marco che disastro

Marco che disastro

Ogni mattino

Marco tutto carino

andava a scuola con Giovannino

scordando di dar a mangiare al suo

pesciolino.

E senza fare un compitino.

Il dovere lo richiamava,

ma lui non l’ acclamava

E per tanto  non lo amava.

La maestra  era disperata.

Quando Marco la schivava.

La cattiveria era sua padrona

Quando lui prendeva in giro la corona.

Libri  sgualciti e disordinati,

oh che disastro, oh che macello questo pennarello

A nascondino lui giocava

e menava.

Rispettare le regole era

parola nuova anzi sonora.

Eleonora